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Al via il progetto “Med-IPPC-NET” per la prevenzione e per il controllo delle emissioni in aria, acqua e suolo

Publication date: 11.06.2009
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Le tematiche ambientali si confermano un ambito di ricerca prioritario per la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, come dimostra l’avvio di un nuovo progetto di ricerca da cui arriveranno indicazioni e strumenti per ridurre le emissioni ambientali da parte dei complessi industriali. Alcuni dei suoi assistenti di ricerca stanno lavorando al progetto “MED-IPPC-NET”, per valutare l’applicazione della strategia IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) in quattro Paesi europei (Grecia, Italia, Slovenia Spagna). L’IPPC è un nuovo strumento dell’Unione Europea, per aumentare le “prestazioni ambientali” dei complessi industriali e ridurre le loro emissioni in modo integrato nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Il Sant’Anna di Pisa coordina l’azione che si prefigge di definire la metodologia di analisi e di sviluppo di questo nuovo strumento. E’ inoltre il referente per la qualità scientifica dei risultati conseguiti e realizzati da tutti i partner coinvolti.

Il progetto “MED-IPPC-NET” ha una durata di trenta mesi ed è stato ufficialmente avviato con il meeting organizzato di recente dal team di progetto a Siviglia. Co-finanziato al 75% dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma MED, è coordinato dall’Istituto Andaluso di Tecnologia - IAT di Siviglia e dalla Regione Andalusia che collabora in questa innovativa ricerca anche con la Comunidad Valenciana, ARPA Piemonte, ARPA Sicilia, Eurobic Toscana Sud, il Centro Scientifico di Ricerca Bistra Ptuj (Slovenia) e il Centro Ambientale di Kozani (Grecia).

Il piano di ricerca ha l’obiettivo di analizzare lo stato di avanzamento dell’applicazione della Direttiva IPPC da parte di aziende industriali operanti nei Paesi mediterranei coinvolti. Saranno così identificate le principali incongruenze tra gli approcci esistenti per la sua reale applicazione. Sulla base delle valutazioni emerse i partner del progetto potranno definire una metodologia comune per l’attuazione della Direttiva. I risultati saranno presentati in un documento di Linee Guida rivolto agli Stati Membri e finalizzato a garantire l’uniformità di recepimento della Direttiva in tutta Europa. Si intende, inoltre, valutare l’impatto avuto dalle relative legislazioni nazionali e dall’attuazione dell’IPPC sia sullo stato qualitativo dell’ambiente che sulla competitività delle imprese che hanno applicato la strategia comunitaria.

Durante lo svolgimento dei lavori sono previste attività di ricerca in cui coinvolgere le Istituzioni e gli enti competenti in materia legislativa della Regione Toscana, Direzione generale Diritto alla Salute.